Circa un mese mi è capitato di fare un piacevole concerto con Attilio Zanchi e Garrison Fewell, due pregevoli musicisti ma soprattutto due persone con cui è bello passare del tempo insieme.
Cosa fondamentale per me per fare musica. In quell’occasione Attilio mi ha regalato il suo cd realizzato con il batterista Marco Castiglioni e il pianista Mauro Grossi, dal titolo “Distanze”, edito da “Music Center”. Con Attilio e Marco ci conosciamo da anni anche se non è capitato molto spesso di suonare insieme mentre Mauro Grossi non lo conosco personalmente ma ho sempre sentito parlare molto bene di lui da molti musicisti.
Si ma fin qui uno dice perché Max ci sta facendo sto pippotto? Che ci frega?
Sì è vero, sono stato un po’ prolisso, ma il tutto per dirvi che questo cd è tra i cd più belli che abbia ascoltato recentemente e, semplicemente, spero che qualcuno che legga abbia l’occasione di ascoltarlo.
Un trio che suona con il cuore e con la testa. Un ottimo insieme di gruppo e un bel equilibrio impreziosito anche dall’ottima registrazione di Giuseppe Emmanuele (anche e soprattutto sopraffino pianista) e Paolo Censi.
I brani in scaletta passano da uno swing di Abercrombie a un brano tradizionale palestinese fino a “La fille aux cheveux de lin” di Debussy . Poi una meravigliosa ballad di Duke Ellington dal titolo “On a turquoise cloud” (che non conoscevo ed è stata una bella scoperta) e raffinati brani originali composti dai membri del trio. Attillio è sempre grande quando compone. Tra i più bravi compositori del nostro jazz italiano (e ne sono convinto fin dall’ascolto del suo vinile “Early Spring” avvenuto circa vent’anni fa). E la cosa che colpisce che in una così variegata scaletta l’abilità del gruppo è quella di riuscire a rendere personale il tutto e a dare all’intero cd una progettualità e un suo suono che sulla carta sembrerebbe difficile con brani così diversi. Un cd che si può godere già dal primo ascolto ma che nello stesso nasconde una profondità che si percepisce solo dopo un po’ di ascolti. Due anime affascinanti per un disco che rende merito al nostro jazz e che ci dimostra che non sempre (anzi quasi mai) i bei dischi stanno nei cataloghi delle major e bisogna avere la pazienza o la fortuna di ricercare nei cataloghi di chi i dischi li suona e li stampa senza pensare al rendiconto economico.
Poi queste “Distanze” mi ha dato la possibilità di ascoltare anche Mauro Grossi che penso sia un pianista assolutamente sottovalutato. Un grande pianista, ma veramente. Lasciate li un attimo Bollani (che è un grandissimo, tra i più grandi, ma non c’è solo lui) e ascoltatevi Mauro Grossi. Insomma al di là delle parole che trovano il tempo che trovano questo è proprio un bel cd e questi tre musicisti insieme suonano proprio bene.
Un complimento a Marco, Mauro e Attilio. Il prossimo passo è andare a sentirmeli dal vivo, spero che venga anche qualcuno di voi.
Buona Musica
Max De Aloe
24 luglio 2008
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Grazie della segnalazione Max. Ho trovato ieri a Milano il cd "Distanze". L'ho già ascoltato tre volte. Avevi ragione, è proprio un bel cd.
RispondiEliminaAndrea Colombo
Conosco questi tre musicisti ma non li ho mai sentiti suonare insieme. Non sapevo neanche di questo trio. Cercherò di procurarmi il cd. Grazie per il post.
RispondiEliminaG.F.
SEMPRE MOLTO GRADITI I TUOI SUGGERIMENTI MAX.
RispondiEliminaANTONIO - BARLETTA
"Distanze" l'ho comprato dopo un concerto live del trio e confermo essere proprio un bel cd ma vi assicuro che il dal vivo il trio è mille volte più intenso e coinvolgente.
RispondiEliminaProvare per credere come diceva il signore di Aiazzone Mobili.
G. G.
Ehi!!! Ma dove diavolo è andato a finire Eddie Fragolino?????
RispondiEliminaHo comprato "Distanze". Non sono un grande appassionato di jazz ma questo cd mi rilassa molto. Non so dare un commento tecnico ma mi piace e l'ascolto con piacere la sera. Cercherò altri cd di questi musicisti
RispondiEliminaSergio