27 giugno 2012

Insulti dei condannati alla mamma di Aldrovandi: Manganelli prenda provvedimenti

Insulti dei condannati alla mamma di Aldrovandi: Manganelli prenda provvedimenti: CLICCATE SUL TITOLO

..l'abbiamo bastonato di brutto, solo che adesso è svenuto, non so, è mezzo morto..

Torno dopo molto tempo ad occuparmi di questo blog. E’ una storia forte che mi scuote da dentro a darmi l’urgenza di scrivere. La notte passata mi sono guardato su you tube E’ stato morto un ragazzo, film documentario di Filippo Vendemmiati sulla storia ormai tristemente nota di Federico Aldrovandi, di cui in molti abbiamo seguito la vicenda. Qualche giorno fa la condanna definitiva ai tre poliziotti e una poliziotta che in un’alba di settembre del 2005 hanno fermato questo ragazzo di 18 anni ferrarese, probabilmente in stato alterato dalla droga, e hanno deciso che il modo migliore per aiutarlo non era chiamare un ambulanza oppure immobilizzarlo e ammanettarlo ma ucciderlo a manganellate. Uno di questi poliziotti dice via radio a un operatore in centrale: Abbiamo avuto una lotta di mezz'ora, l'abbiamo bastonato di brutto, solo che adesso è svenuto, non so, è mezzo morto...”. Il film è una botta nello stomaco e fa ancora più male che in questi giorni uno dei poliziotti, dopo essere stato condannato a 3 anni e 6 mesi, pena che non sconterà mai e nonostante la quale continua a svolgere il proprio lavoro, abbia insultato attraverso face-book la madre di Federico. Nel post successivo potete trovare riportati i commenti copia-incolla dalle pagine di face-book. Tutti li definiscono terrificanti. Ma cosa ci si può aspettare da quattro persone che infieriscono fino alla morte sul corpo di un ragazzo disarmato? Ci possiamo aspettare che di colpo diventino qualcosa che non sono? Mille sono le riflessioni che si possono fare su questa storia e tanti sono stati i commenti che ho letto attraverso internet e sui giornali. Il commento più comune è quello di sentirsi in una stato con non ci rappresenta con una polizia incapace di svolgere il proprio mestiere. Da una parte è vero che gli organi di polizia sono spesso specchio della civiltà di un paese ma è anche vero che le generalizzazioni fanno male. Se da una parte distrugge pensare che possano esistere quattro persone così nelle forze dell’ordine (più i molti che li hanno coperti) dall’altra parte c’è un Italia che in mille modi ha condannato questo omicidio in modo netto e definitivo. C’è una magistratura che ha perseguito la verità e alla fine ha condannato. Ci sono migliaia di persone che hanno sfilato per Federico. C’è un Italia che ha ancora dignità e volontà. Ci sono due genitori che attraverso le loro azioni nel quotidiano, il blog e la pagina ufficiale su face-book in questi anni hanno dato prova di una grande civiltà, determinazione e forza. Ci sono stati anche poliziotti che si sono schierati dalla parte di Federico ma forse ancora pochi. Io vorrei credere che all’interno delle forze dell’ordine ci siano persone capaci di svolgere il proprio dovere. E penso che in molti casi sia vero, non in tutti. Ma è proprio dagli organi di polizia che deve arrivare un segnale forte di totale condanna di questo omicidio. C’è bisogno di una grande azione di pulizia all’interno delle forze dell’ordine. Che deve partire da molto in alto ma poi arrivare nelle coscienze comuni di commissari ed ispettori. Non si può più tollerare la forza per sopprimere. La tortura in ogni sua forma. E’ per questo che in queste ultime ore si moltiplicano le richieste al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e al prefetto e capo della Polizia Antonio Manganelli di esonerare queste persone dal servizio. Ma l’urgenza di noi gente comune non può limitarsi e stigmatizzarsi in un banale e stupido attacco alle forze dell’ordine. La nostra deve essere una richiesta di civiltà e di cambiamento rivolta ad ogni questore, commissario, ispettore, semplice poliziotto. Il lavoro delle forze dell’ordine può essere nobilitato solo con un atto di grande pulizia interna. Leggete le belle pagine scritte da Lino Aldrovandi a questo proposito. E v’invito come piccolo atto di di solidarietà a cliccare su MI PIACE della pagina di FEDERICO ALDROVANDI di face-book. Qui non c’entra la politica. Se non siete convinti di cliccare su questa pagina guardatevi questo E’ stato morto un ragazzo….sono sicuro che cambierete idea. buona visione Max

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