12 novembre 2006

Jorge Ben o George Benson?

Ho ricevuto molte mail in relazione all’ultimo blog sull’illustre critico musicale. Mail che come spesso accade citavano “mancanze” e grandi superficialità dei professionisti del nostro Belpaese con riferimenti particolari alla categoria dei giornalisti e dei critici musicali. Intanto proprio mentre mi arrivavano mail su questo argomento l’amico e grande contrabbassista jazz Riccardo Fioravanti mi fa notare che su Repubblica di venerdì scorso 9 novembre c’è un articolo sull’ultimo cd della Mannoia dedicato alla musica brasiliana con star d’eccezione. Tra i tanti si cita anche Jorge Ben ma la foto con tanto di didascalia del compositore di “Mas que nada” è invece quella del chitarrista Gorge Benson. Beh, in effetti è facile sbagliarsi, sempre di musica si tratta….poi sono compositori entrambi….e entrambi sono di colore. Percui, dove’è il problema? Ma stavolta l’errore è sicuramente della redazione non certo del giornalista che una volta consegnato il pezzo ha poco controllo su quello che avviene nell’impaginazione dell’articolo.
Vero però che la critica musicale in Italia sia spesso incapace di approfondimenti, svogliata, facilmente incline al copia-incolla, ridotta a un semplice asservimento delle major discografiche. Un po’ come i dee-jay radiofonici, un tempo capaci diffondere le vere novità (il grande “Lupo Solitario”) o in grado di costruirsi radio indipendenti, libere, varie come in Italia negli anni ’70, oggi invece ridotti nella maggior parte dei casi a seguire un palinsesto preordinato o votati alla battuta facile, al semplice intrattenimento.
Per non parlare della nostra TV, privata o di Stato che sia, è lontana anni luce dal darci un input musicale che non sia una hit parade preregistrata per adolescenti svogliati da rendere sempre più omologati.
Chi oggi sulle pagine d’importanti giornali ci consiglia un cd lo fa più per inciuci diretti tra addetti stampa che per capacità di analisi reale del prodotto. Ma tutto questo lo sappiamo. O lo immaginiamo. Ma il problema è che è molto peggio di come lo possiamo ipotizzare.
Chiunque segue la musica da vicino in Italia rischia di disamorarsi sempre più dalla funzione della critica che invece avrebbe un suo valore nobile. Sì perché purtroppo questo malcostume ci porta a pensare che il critico musicale sia inutile. In realtà il ruolo della critica sarebbe fondamentale per il pubblico che avrebbe lo possibilità di avere utili e accurati suggerimenti nel mare sconfinato della musica che viene prodotta e l’interprete/musicista/compositore avrebbe un riferimento concreto e professionale sul suo lavoro come in quelle belle note di copertina sui vinile degli anni ’50 e ’60 dell’Impulse, Columbia o Blue Note.
E voi che ne dite?

Max De Aloe

5 commenti:

  1. Caro Max mi piacerebbero che ci fossere i dj delle radio di un po' di anni fa che arrivano alla radio con la loro pila di vinili portati da casa loro per farci ascoltare qualcosa in cui credono veramente. Oggi su internet, puoi ascoltare di tutto. Che è come ascoltare niente.
    Viva la musica, abbasso i dj.

    antonio - Forlì

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  2. Ciao Max,
    ho comprato il tuo ultimo cd dopo aver letto la bellissima recensione di Jazz It che ti ha dedicato due pagine. "Crocevia" è un cd fantastico, suonate meravigliosamente bene, ma è soprattutto un cd ricco d'idee e suggestioni musicali.
    Complimenti
    Federico P. - Caserta

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  3. Mica bello il cd della Mannoia, Mica bello. Ciao a tutti

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  4. Caro Max, so che hai suonato in un cd con Barbara Casini. Ma qual'è? Io ho comprato "Vento" ma c'è Enrico Rava, non ci sei tu.
    Mi sai dare un'indicazione?
    Grazie, Roberto

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  5. Caro Roberto, io suono con Barbara Casini nel cd della Philology "Uma Voz Para Caetano" del 2003 (forse 2002) ma guarda che ti è endata bene perchè "Vento" è di gran lunga un cd migliore. Non solo perchè ci suona Enrico Rava e non io e non è roba da poco ma ci sono anche degli arrangiamenti orchestrali di Paolo Silvestri meravigliosi. Inoltre in "Vento" sono presenti dei brani composti da Barbara che sono uno spettacolo come "Bolero do paracer" e "L'Angelo" che valgono tutto il cd. Dammi retta, ti è andata bene. A presto, max

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